
Uno studio ISTAT del 2001 affermava che il 69,1% dei ragazzi fra i 6 e i 14 anni utilizzava videogiochi. Oggi sono davvero pochi i ragazzi e i bambini ( si comincia sempre prima) che non passano ore e ore davanti a una consolle, difronte a uno schermo. Computer e videogiochi si sono “globalizzati”, sono un grande business, dominato dalle multinazionali che li producono. Gli effetti psicologici e fisici di questi giochi sono ornai conosciuti, ma questo non ne limita l’uso, che appare inarrestabile.
L’abuso dei videogiochi può essere un fattore scatenante di crisi convulsive; anche disturbi muscolari e scheletrici, con dolori a schiena, arti superiori e inferiori e collo sono segnalati in maniera direttamente proporzionale al numero di ore di utilizzo, Alcuni autori hanno coniato nuovi termini: la nintendonite, per indicare il dolore a mano e polso da eccessivo utilizzo di Nintendo, la hand-arm vibration syndrome, dovuta all’utilizzo prolungato di videogiochi con consolle “vibranti”, e il gomito da mouse.
Infine l’elevato utilizzo di televisione, di PC e videogames determina la riduzione dell’attività fisica con aumento dei comportamenti sedentari e di conseguenza sovrappeso e obesità. Esistono anche effetti positivi nel loro uso: aumentano prontezza di riflessi e stimolano l’apprendimento di abilità oculo-manuali e strategiche.
Le preoccupazioni maggiori sono legate all’uso dei videogiochi violenti, che finiscono per rappresentare una palestra di aggressività, specie per gli adolescenti.
Quello che più mi colpisce è che determinino una riduzione dei comportamenti sociali, che promuovano la mancanza d’interesse e disponibilità verso gli altri. Temo che contribuiscano a creare adolescenti descritti così da Michele Serra : “Eri sdraiato sul divano…Sopra la pancia tenevi appoggiato il computer acceso. Con la mano destra digitavi qualcosa sullo smartphone. La sinistra, semi-inerte, reggeva con due dita, per un lembo, un lacero testo di chimica….La televisione era accesa a volume altissimo, su una serie americana …Alle orecchie tenevi le cuffiette collegate all’IPod…”
“E’ l’evoluzione della specie” afferma lo sdraiato.
L’abuso dei videogiochi può essere un fattore scatenante di crisi convulsive; anche disturbi muscolari e scheletrici, con dolori a schiena, arti superiori e inferiori e collo sono segnalati in maniera direttamente proporzionale al numero di ore di utilizzo, Alcuni autori hanno coniato nuovi termini: la nintendonite, per indicare il dolore a mano e polso da eccessivo utilizzo di Nintendo, la hand-arm vibration syndrome, dovuta all’utilizzo prolungato di videogiochi con consolle “vibranti”, e il gomito da mouse.
Infine l’elevato utilizzo di televisione, di PC e videogames determina la riduzione dell’attività fisica con aumento dei comportamenti sedentari e di conseguenza sovrappeso e obesità. Esistono anche effetti positivi nel loro uso: aumentano prontezza di riflessi e stimolano l’apprendimento di abilità oculo-manuali e strategiche.
Le preoccupazioni maggiori sono legate all’uso dei videogiochi violenti, che finiscono per rappresentare una palestra di aggressività, specie per gli adolescenti.
Quello che più mi colpisce è che determinino una riduzione dei comportamenti sociali, che promuovano la mancanza d’interesse e disponibilità verso gli altri. Temo che contribuiscano a creare adolescenti descritti così da Michele Serra : “Eri sdraiato sul divano…Sopra la pancia tenevi appoggiato il computer acceso. Con la mano destra digitavi qualcosa sullo smartphone. La sinistra, semi-inerte, reggeva con due dita, per un lembo, un lacero testo di chimica….La televisione era accesa a volume altissimo, su una serie americana …Alle orecchie tenevi le cuffiette collegate all’IPod…”
“E’ l’evoluzione della specie” afferma lo sdraiato.